Metodi all'avanguardia per i primi anni di studio violinistico: Metodi per Violino consigliati
Questa selezione di metodi è stata curata dal M° Stefano Giuliano (sito ufficiale www.stefanogiuliano.com) docente del corso di violino presso la scuola Pegasoprogettosuono di Roma
La selezione di metodi per avviare piccoli allievi o ragazzi principianti allo studio del violino rappresenta un momento basilare per la costruzione di un valido percorso d’insegnamento. La scuola, nell’ambito della sua pluriennale esperienza, suggerisce l’adozione di testi che stimolino la curiosità e l’attenzione dell’esordiente violinista: dai metodi contenenti estratti di noti motivi popolari, che provocano nell’allievo un’ immediata sensazione di soddisfazione, a quelli ricchi di colorate illustrazioni per i piccolissimi, senza trascurare i fondamentali aspetti delle varie nozioni e completezza delle trattazioni. Si suggerisce inoltre lo studio di brani di musica d’insieme, che, non solo favoriscono la socializzazione, ma rappresentano una basilare esperienza formativa per lo sviluppo del senso ritmico e delle capacità di collaborazione/coordinamento con altri musicisti. Occorre infine ricordare che non esiste un metodo valido per tutti gli allievi, ma che è opportuno elaborare percorsi personalizzati, talvolta integrando materiale attinto da più raccolte, per poter aspirare a risultati didatticamente ottimali.
Metodo Stefano Giuliano - Guarda i video sul sito ufficiale www.stefanogiuliano.com
Metodo Sassmannshaus-Iniziamo presto col violino : il metodo rivolto ad un livello preparatorio e di I corso, cura la formazione dei bambini in età prescolare con materiale molto particolare. In questo metodo le canzoni, i testi e le illustrazioni sono calibrati sulle esigenze dei bambini di 4 anni, un’età in cui l’appropriazione melodica, ritmica ed affettiva dei brani affrontati è più facile attraverso il canto. Viene usato un materiale didattico a misura di bambino, indispensabile per l’insegnamento della musica e degli strumenti ad arco nella prima infanzia.
Metodo Corini – Il mio amico violino: è un volume composto da 90 pezzettini distribuiti in tre parti che approfondisce in modo divertente la conoscenza delle corde vuote . La prima parte svela il mondo delle corde, la seconda contiene duetti e trii originali, mentre nella terza ci sono 20 canzoncine popolari infantili accompagnate da una o due voci per violino a corde vuote. Uno dei pregi di questo metodo è quello di privilegiare quest’ultimo aspetto : l’accompagnamento di melodie, sviluppando fin dai primi anni l’orecchio armonico. Fra i brani da suonare compaiono note e chiavi da scrivere, colorare e completare.
Metodo Corini- Concerto piccolo piccolo per vl. (fl.o fl.trav. o dolce) e piano con percussioni
Si tratta di brani di musica originali ,tradizionali e d’autore che promuovono la musica d’assieme sin dai primissimi passi;in diversi numeri il violino suona solo sulle corde vuote ed il pianoforte su cinque note,a mani unite o separate. Al gruppo possono unirsi i bimbi del corso propedeutico,
attraverso la scansione ritmica affidata alle percussioni. Uno dei pregi di questo metodo è quello di affiancare da subito nell’insieme, strumenti di timbro differente abituando i bambini a sviluppare la percezione timbrica.
Metodo Nelson-Metodo completo per violino: rivolto ad un I corso in età scolare,si caratterizza per un approccio completo e multidisciplinare allo studio del violino che affronta le tecnica e la teoria partendo dall’esperienza pratica e diretta sullo strumento,utilizzando il canto e la ritmica. Ci sono attività, giochi ed esperimenti da realizzare durante le lezioni di gruppo o in coppia con un altro studente dello stesso livello. Gli esercizi sono spesso presentati in forma di brani tradizionali o di canzoncine, spesso con accompagnamenti di secondo violino e sono utilizzabili anche per saggi e piccoli concerti.
La grafia moderna ed accattivante, aiuta i ragazzi a comprendere e a tenere sotto controllo tutti gli aspetti dell’educazione alla musica e della tecnica strumentale
A differenza dei metodi tradizionali, dopo le corde vuote si mette subito giù il secondo dito con il vantaggio di permettere all’allievo di intonare un arpeggio maggiore, molto orecchiabile.
Dopo il secondo dito l’allievo impara subito a mettere giù il mignolo, quindi la mano sarà orientata bene fin da subito. Imparando a mettere giù le dita in “ordine” (prima il primo,poi il secondo,poi il terzo e infine il quarto) molto spesso si hanno difficoltà a metter giù il mignolo. Inoltre l’allievo può imparare fin da subito a verificare l’intonazione confrontando il quarto dito con la corda vuota.
Metodo Renate Bruce-Weber – Il violino felice: il metodo propone, attraverso materiali musicalmente interessanti, un percorso graduale e ben strutturato, in cui si approfondiscono i diversi argomenti per arrivare a un’acquisizione sicura delle abilità richieste. Molti brani utilizzati,tratti dal repertorio popolare o elaborati, sono proposti a due o più voci, spesso di differente livello di difficoltà tecniche,nella consapevolezza che suonare con gli altri è essenziale, fin dall’inizio, sia per sviluppare specifiche capacità musicali,sia per creare relazioni in cui mettersi in gioco attraverso la musica. Il “limite” di questo testo,a mio parere è quello di non proporre due voci con lo stesso livello, vale a dire che gli esercizi devono essere suonati da allievi con l’insegnante e non con allievi di pari livello. Del resto tecnicamente imposta bene il ragazzo,si procede a mettere quasi subito il quarto dito,dopo il secondo, facendo pizzicare questa nota e facendogliela confrontare con la corda vuota. Il testo presenta inserti di tipo teorico, storico, aneddotico, di costume, quasi un invito a mantenere almeno nella fase iniziale degli studi strumentali, un’unità tra i diversi ambiti che troppo spesso sono separati nelle varie discipline (strumento, teoria e solfeggio, storia della musica).
In particolare in questo metodo si possono soddisfare alcuni obiettivi minimi strumentali richiesti dall’allegato A del decreto del ’99:
condotta dell’arco nelle sue diverse parti, controllo dell’arco volto ad ottenere differenti intensità e differenze timbriche
(alcuni esercizi propongono fin dall’inizio di fare la differenza fra un “P” e un “F”)
Metodo Entezami-Studi melodici in prima posizione: Questo testo presenta un vasto repertorio di melodie originali per i primi corsi di violino, con incremento graduale delle difficoltà..E’ composto di brani, semplici e brevi, che vengono recepiti dagli allievi non come studi ma come piccole melodie, di facile ed immediata lettura.
Pur semplici ed accessibili, i brani affrontano diversi aspetti della tecnica violinistica: colpi d’arco (detachè, legato, accentati) note ribattute ,pizzicato, corde doppie, suddivisione di padronanza dell’arco, possibilità di esplorare diverse tonalità.
I titoli delle melodie legati ad un’immagine o ad un’evocazione di uno stato d’animo,aiutano gli allievi nell’interpretazione espressiva.
Il secondo volume presenta un incremento graduale delle difficoltà tecniche (seconda e terza posizione) che mantiene un livello facile ed accessibile.
Il limite di questo testo è da ricercarsi in queste melodie che non hanno una seconda voce e sono sprovviste di un accompagnamento pianistico.
E’ possibile soddisfare alcuni obiettivi minimi strumentali richiesti dall’allegato A del decreto del ’99: conoscenza delle diverse posizioni e controllo dell’intonazione.
N.Laureaux-Grande metodo per violino: questo metodo è stato utilizzato per più di una generazione da diversi insegnanti non essendoci altre alternative sul campo. A parte l’aspetto multidisciplinare che non è minimamente curato, anche la parte tecnica lascia molto a desiderare in quanto inizia col far studiare le corde vuote ma senza l’ausilio di una seconda voce (accompagnamento ad una melodia). .Inoltre privilegia il metodo progressivo di far mettere un dito alla volta, cosicchè l’allievo suonerà una melodia dopo molto tempo e non prima di essersi annoiato con gli aridi esercizi costruiti con intervalli di quarta o di terza che alla fine non hanno un senso melodico. Gli esercizi melodici presenti sono spesso difficili da realizzare bene da allievi principianti. Non c’è nessuna indicazione riguardo al far cantare un esercizio prima di farlo suonare. Non è un libro che si può consigliare ad un principiante; tuttavia alcuni esercizi melodici si possono proporre ad allievi di II corso.
Curci-tecnica fondamentale del violino : questo metodo rispetto al Laureaux è innovativo ed ha rappresentato rispetto ad esso per molto tempo un’alternativa. Ci sono parti che funzionano bene ed altre meno. Il lavoro con le corde vuote svolto all’inizio è interessante in quanto presenta le corde vuote sotto forma di accompagnamento di una melodia suonata dall’insegnante. Prosegue invece con il metodo progressivo del far mettere giù le dita della mano sinistra, uno alla volta; questo metodo è ormai superato. A differenza del Laureaux però ci sono piccoli esercizi melodici costruiti con l’uso del 1° e 2° dito; essi sono da prendere in considerazione anche per allievi di I corso, sicuramente alla loro portata. Non ci sono esercizi scritti per allievi dello stesso livello ma per allievo con l’insegnante. Ci sono comunque delle parti buone che si possono tenere in considerazione facendo un opportuna selezione.
Elementi di tecnica violinistica-Esercizi tratti dai più famosi libri di tecnica ed esercizi creati da Stefano Giuliano
Il libro comprende i più importanti esercizi del Curci che sviluppano determinati aspetti tecnici con particolare riguardo alla mano sinistra, alcuni esercizi del Sevicik per sviluppare l’articolazione delle dita della mano sinistra, altri esercizi di Cammarota per le diverse combinazioni delle dita nell’articolazione della mano sinistra, i cambi di posizione tratti dal libro “A tune a day” di P.Herfurth.
Gli esercizi creati invece riguardano gli schemi di studio, gli esercizi preparatori, i cambi di corde, le scale scivolate e il vibrato
Per quel che riguarda gli obiettivi musicali da raggiungere nei tre anni, di cui se ne fa esplicita menzione nel decreto del ’99 all’allegato A:
Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d’insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili di difficoltà adeguate al percorso compiuto.
Alighiero e Miranda suonano insieme-Facili arrangiamenti di brani celebri per violinisti e pianisti in erba.
La raccolta presenta brani celebri per violino e pianoforte destinati ad allievi dei primi corsi di studio (violino I e II corso;pianoforte II corso). Il fascicolo presenta per il titolo di ogni brano delle immagine eloquenti, rappresentative del significato del testo. L’aspetto strumentale è sviluppato attraverso un repertorio di celebri brani classici e tradizionali che permettono all’allievo di coniugare l’aspetto tecnico con quello socializzante ed educativo della musica d’insieme. Le tonalità proposte (do e sol magg. Re, la e mi min.) aiutano l’allievo ad esplorare le diverse posizioni
delle dita sul violino.
L’allievo prende conoscenza attraverso brani di Vivaldi, Haendel, Mozart e Mussorsgkj dei diversi periodi storico musicali
Alberto Curci: ricreazioni violinistiche: 10 pezzi melodici e progressivi
In questi brani, l’impiego successivo di un dito alla volta è una limitazione che mira a ridurre al musicali, sia pure semplicissimi, di fraseggio e ritmo, dandogli così la sensazione di avere raggiunto già dei risultati soddisfacenti. Esse si prestano ad essere eseguite in saggi di scuola,sia solisticamente che per più violini all’unisono.
M.Rose:Party Time
Una raccolta di 18 piccoli brani illustrate da scene che stimolano l’immaginazione del giovane violinista. Sono scritti in modo da favorire l’utilizzo della diversa combinazione delle dita della mano sinistra e presentano semplici problemi tecnici.
Altre antologie consigliate:
A.Curci : il violino magico
Si tratta di sei celebri melodie trascritte per violino e pianoforte , in prima posizione, con l’ausilio di una base musicale sul cd allegato
F.Glover e R.Stratford-Play showtime
E’ una trascrizione di brani tratti da “West Side Story” di Bernstein, dai valzer di F.Leahr, da” Jesus Christ Superstar” ecc. Le trascrizioni pur nelle loro semplificazioni, non stravolgono i brani. L’allievo avrà modo così di suonare motivi che forse ha già sentito in varie circostanze.
J.C.Kelly: Melodie irlandesi
Suonando queste melodie, si ha l’impressione di vivere l’atmosfera di quei luoghi, fatta di semplicità e paesaggi naturalistici. E’ consigliabile anche per spaziare in campi che sono diversi dalla musica “colta” .
Oltre a queste antologie,si possono consigliare
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